Anche ieri sera la stessa storia. Doveva venire a prendere Alessia alle 18.00, invece è arrivato alle 18:50. Lei, poverina, è rimasta incollata alla finestra ad aspettare il papà finché non è arrivato… queste cose mi fanno ribollire il sangue! Ma è possibile che non si renda conto che la piccola ne soffre? Gliel’ho detto mille volte, mi creda dottoressa. Lui arriva sempre con mille scuse: una volta è il lavoro, un’altra il traffico, un’altra un imprevisto con sua madre… non c’è verso, ragionare con lui è una vera perdita di tempo. Io ormai ci ho rinunciato.
Capisco che la situazione non sia semplice da gestire. La sua rabbia è comprensibile, ogni madre vorrebbe evitare sofferenze ai propri figli e vedere Alessia in pena per i ritardi del papà è una vera sofferenza anche per la mamma. Quello che le voglio dire, signora, è che se Lei chiude la comunicazione con il suo ex-marito le cose non potranno che peggiorare. Perché, vede, anche se ora la vostra comunicazione di coppia è carente e problematica è l’unica cosa che permette ad Alessia di avere accesso al suo papà. Per una bambina è sempre meglio avere un papà che arriva in ritardo e che (poco o tanto) delude le sue aspettative, che non avere nessun papà.
Eppure io, in momenti come ieri sera, arrivo anche a pensare che se fossimo solo noi due, io e Alessia, staremmo meglio… Alessia su di me può contare sempre, io non le darei dispiaceri, almeno non volontariamente o sistematicamente come fa lui…capisce cosa intendo dottoressa?
Capisco, ma se foste solo voi due, signora, a vostra figlia verrebbe a mancare l’esperienza di tutte quelle parti buone che invece il papà ha da offrire e che ogni figlio ha bisogno di sperimentare e custodire dentro di Sé assieme alle parti meno buone. Così, un giorno, Alessia potrà dire: “Mio padre non era mai puntuale, io lo aspettavo per ore in ansia con il naso incollato alla finestra, era bruttissimo… ma poi, quando arrivava mi abbracciava e mi ricordo che mi portava al cinema o in pasticceria… scherzavamo, parlavamo, io ero davvero felice di stare finalmente un po’ insieme a lui”.