La meditazione come strumento terapeutico è oggetto di studi scientifici da più di dieci anni e i suoi vantaggi non sono più in discussione. Meditare serve per migliorre l'attenzione, le abilità cognitive e la memoria, riduce inoltre l'ansia e i sintomi depressivi. Spesso io stessa, nel corso delle sedute di psicoterapia, insegno ai miei pazienti e li accompagno in esercizi di Mindfulness, esercizi di rilassamento e ascolto di sé stessi. Durante questi esercizi l'effetto che si evidenzia con maggiore facilità è una diminuzione della risposta da stress in relazione per esempio a pressione alta e tachicardia, ma quello che diverse ricerche evidenziano è che meditando è possibile agire a livello neuronale ed, in particolare, agire sulla corteccia prefrontale,nelle zone del cervello associate alla memoria, allo stress e all'empatia.
Sono state attivate numerose sperimentazioni anche in campo oncologico e delle cure palliative, poichè meditare sembra avere un impatto efficacie anche nella riduzione della sensibilità al dolore nei pazienti.