Marco: Noi abbiamo due bambini piccoli, Andrea ha 6 anni e Giacomo ne ha quasi 3, il problema è che ultimamente non riesco a sopportare la confusione che fanno in casa… io sono una persona serena, tranquilla e gestisco le cose della mia vita con calma e decisione, ma con loro sto perdendo il controllo… mi ritrovo ad urlare come un pazzo e sento una rabbia tremenda quando non mi ascoltano… devo fare qualcosa perché mi dispiace, mi sento in colpa… e vedo che anche loro si spaventano tanto… anch’io mi faccio paura…
Alessia: E' vero, ho notato un cambiamento in lui e se devo essere sincera quando sbotta mi spavento anch’io… perchè è improvviso e da lui non me lo aspetto, è anche vero che per noi è un periodo molto stressante, abbiamo avuto dei problemi a conciliare lavoro e famiglia e poi Marco ha un nuovo capo e…
Capisco. Intanto mi lasci dire che lei è un bravo papà, perché si prende cura delle sue reazioni e di quelle dei suoi figli. Entrambi avete capito che c’è una situazione che fa soffrire la vostra famiglia e che deve essere migliorata e vi state muovendo per farlo.
Marco: Cosa possiamo fare?
Credo che si debba lavorare su due fronti, quello genitoriale e quello suo personale, Marco.
Alessia: che cosa intende dire?
Penso che Marco dovrebbe lavorare un po’ su questa rabbia, capire da dove deriva ed elaborarla per evitare che sia un’emozione incontrollata. Inoltre sul piano genitoriale dovremmo trovare delle strategie per far sì che, insieme, gestiate meglio questi momenti critici, lavorando proprio su situazioni reali che accadono a casa vostra. Se modifichiamo il vostro comportamento, necessariamente si modificherà anche il comportamento dei vostri figli.
Alessia: sì, possiamo farlo.
Marco: Ok, ma… sa, io non sono mai stato da uno psicologo, non so cosa aspettarmi… infondo non ho mai avuto problemi e non ho mai dato problemi, neanche ai miei da bambino… cosa intende dire quando parla del mio lavoro personale?
Marco, credo che quando i suoi figli fanno confusione e non l’ascoltano, ci sia una parte di lei che sente di essere ignorata, non vista, maltrattata e non può tollerarlo…pertanto questa parte usa la rabbia incontrollata per farsi sentire per poter dire “Ora basta! Io esisto!” e si sfoga come sa fare… ma lo fa nel momento e nel modo sbagliato… intendo dire che i suoi figli e la relazione con loro non sono la causa di questa rabbia… l’origine è lontana nel tempo, le situazioni con i suoi figli hanno solo riaperto quella porta e riattualizzato qualcosa di vecchio che lei si è portato dentro fino ad oggi…
Marco: Va’ bene. Cosa dovrei fare se mi accadesse di nuovo... nei prossimi giorni?
Penso che dopo la seduta di oggi, già nei prossimi giorni potrebbe accadere molto meno… in ogni caso se dovesse ancora perdere il controllo, quando avrà ritrovato la calma, si avvicini ai suoi figli e con voce calma spieghi loro cos’è successo e si scusi. Ricordatevi di chiedere ai vostri figli di dire come si sono sentiti e rassicurateli.
Vedete, quello che potrebbe succedere ai figli, di fronte alle crisi di rabbia dei genitori, è di spaventarsi e di sperimentare un senso di terrore che lascia loro la sensazione di essere in pericolo proprio con le persone che dovrebbero dare loro sicurezza. I figli potrebbero, senza volerlo, cominciare a distanziarsi dai genitori per evitare di scatenare altre reazioni per loro spaventose ed imprevedibili.
Marco: Ok, dottoressa... quando cominciamo?