Negli ultimi 20 anni, la psicologia è stata invasa da informazioni provenienti dalle neuroscienze, in particolare da una braca di esse, quella della neuroimaging. Grazie alle tecnologie della neuroimmagine, numerosi studi scientifici hanno fornito conoscenze che stanno avendo e avranno sempre più impatto nella pratica clinica. Si sta dimostrando in maniera inequivocabile come il trattamento psicoterapeutico non solo produca cambiamenti a livello comportamentale, ma inneschi anche fenomeni di plasticità neurale, cioè che riesce a riattivare aree cerebrali debilitate dai disturbi psicopatologici.
Nello specifico, grazie alle neuroimmagini, si è notato che un più ampio volume dell’amigdala (una struttura complessa collocata in profondità nei lobi cerebrali, regione cerebrale più connessa alle emozioni) può essere considerato un marcatore dei disturbi d’ansia. Le tecniche più moderne di neuroimmagine stanno fornendo solidi e attendibili biomarcatori capaci di evidenziare una predisposizione alla disregolazione dei comportamenti ansiosi e queste informazioni potranno essere utili sia in ambito psichiatrico che psicoterapeutico. In ogni caso, determinare quale sia il differente peso di fattori quali l’ambiente di sviluppo e di appartenenza, la genetica e il sesso nel determinare l’insorgenza di un disturbo d’ansia è ancora una questione irrisolta.
C’è da dire, però, che le informazioni scientifiche che ci stanno trasmettendo le neuroimmagini appaiono sempre più preziose anche in ambito clinico; in un futuro non troppo lontano, esse dovrebbero avere il ruolo di avvisare lo psicoterapeuta della presenza o meno in un paziente di una specifica vulnerabilità neurobiologica su cui sarà possibile lavorare.
Riferimenti bibliografici: Cesara A., Quattrone A., Piras F., Mangone G., Magariello A., Fagioli S., Girardi P. Muglia M., Caltagirone C., Spalletta G. (2013), “5-HTTLPR, anxiety, and gender interaction moderates right amygdala volume in healtly subject”, Social Cognitive and Affective Neuroscience. – Lipka J., Hoffmann M., Miltner W.H., Straube T. (2013) “Effects og cognitive- behavioral therapy on brain responsesto subliminal and supraliminal threat and their funcitional significance in specific phobia”, Biological Psychiatry.